Quando cerco un posto per dormire la prima cosa che guardo è il bagno. E a Bali ho trovato un sogno: Il bagno all’aperto.
La prima volta che ho messo piede in un bagno all’aperto ci sono rimasta secca. Oltre allo stupore di non vedere il tetto sopra la stanza adibita al bagno, da pudica che sono, ho iniziato a preoccuparmi guardandomi intorno con aria sospetta.
Accertata la privacy, mi sono ampiamente goduta in piena libertà i miei momenti più intimi a tu per tu con gli accessori del bagno.
E’ davvero difficile spiegare la gioia di fare la doccia guardando il cielo. Giocare con gli schizzi d’acqua, colorati dalla luce del sole, o sentire i rumori della jungla mentre ti stai lavando i denti.
Non è la stessa senzazione di avere una finestra aperta. Vedersi riflessa nello specchio sopra il lavandino, incorniciata dal verde delle piante che crescono rigogliose sul perimetro della stanza, non ha eguali.
Ritrovi quella dimensione un po’ primitiva, quasi campestre ma con tutti i comfort che un hotel può offrire. Superi in poco tempo anche l’assenza del bidet guardando la palma che con le sue fronde fa ombra sulla doccia.
Certo è che se la palma in questione ha dei grossi cocchi la cui traiettoria è in linea retta sul soffione della doccia, il momento non sarà sicuramente dei più rilassanti…
Nelle sistemazioni più attente, non per questo le più costose, il set da bagno, sapone e shampoo sono ricaricati ogni giorno in piccole ampolline o di legno o di bamboo. Le fragranze provengono dai fiori di frangipane o dall’olio di cocco. Tutto super bio e natural.
Generalmente una scala di bamboo, appoggiata con cura al muro fa da porta asciugamani, che per le esigenze di un turista con piccolo bagaglio si trasforma in un meno grazioso stendino porta biancheria.
Ebbene si sono un’amante dei bagni e nella mia scelta della camera/hotel questa stanza ha un grande peso.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!