Mi dispiace dirvelo ma i turisti, nella scala dell’accoglienza, sono solo secondi dopo gli dei.
Sono tutti ben graditi sull’isola, antenati, demoni, dei e turisti.
Da bravi padroni di casa i balinesi in spirito di ringraziamento offrono doni a chiunque sia in visita.
Ecco perché da questa piccola isola c’è sempre da imparare: l’accoglienza è per tutti, il Grazie è vissuto, praticato, condiviso.
Tutti i giorni vengono preparate numerose offerte sia per gli dei, in segno di gratitudine-rispetto, sia per i demoni; per placarli o ingraziarseli.
Come tutti i doni ben graditi devono avere un bell’aspetto e dunque queste offerte sono delle opere d’arte in miniatura, colorate, ecologiche ma effimere.
Le offerte più utilizzate, canang sari, sono dei cestini intrecciati a mano con foglie di palma o pandan e riempiti con molti generi di fiori freschi e profumati rappresentanti varie divinità.
Oltre ai fiori c’è del cibo fresco, soprattutto riso bianco con un cracker Ritz o una caramella incartata oppure si possono vedere monete o addirittura sigarette. Il tutto è completato da un bastoncino acceso d’ incenso che emana il suo intenso profumo.
Questo tipo di offerte le vedrete dappertutto: per strada, sui marciapiedi, davanti alle case, sui muretti e ovviamente adagiate di fronte o sopra/sotto ai tempietti.
Queste sono quelle abituali, di ogni giorno, che per tradizione le donne del villaggio offrono. Anche le mani più esperte impiegano diverse ore per confezionare i cestini ma ormai i market vendono tonnellate di foglie intrecciate in diverse forme e tutto il necessario per comporre la propria offerta.
Per i santuari principali e per le occasioni (ovviamente tante) le offerte sono più elaborate. Portafrutta multipiano, intrecciati con foglie di banano e grandi cesti a base quadrata stracolmi di ogni genere di frutta, dolcetti e tantissimi fiori procedono in equilibrio sulle teste delle donne che li trasportano abilmente al tempio,
Tutte le offerte vengono adagiate sull’altare, offuscate dal fumo dei centinaia incensi accesi.
Dopo aver presentato agli dei l’offerta, che sia piccola o molto grande non può essere riutilizzata.
Per i cestini per strada non abbiate paura se ne calpestate accidentalmente uno! Secondo la tradizione balinese il ringraziamento viene assorbito immediatamente dagli dei e dunque che si tratti del semplice cestino o di offerte più maestose sono tutte effimere.
Ma attenzione non si spreca niente!
Il cibo una volta presentato al tempio viene raccolto e ridistribuito, tutto diventa di tutti! Chi può permettersi di presentare offerte più ricche potrà soddisfare l’esigenza delle numerose bocche di tutto il villaggio.
Personalmente l’idea di comunità in cui c’è mutuo aiuto mi piace e sperimentare che non è un’utopia mi fa amare ancor di più questo popolo che per questo aspetto ha molto da insegnare.
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[…] mattina presto in qualsiasi punto di Bali, si incontrano locali che con gesti cerimoniosi posando i canang, spruzzando in fine l’acqua di rose accendendo un incenso. I canang sono dei cestini creati […]
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