Bali Bagus sta assumendo quella forma che desideravo avesse…non solo un blog utile ai viaggiatori che desiderano vivere Bali in modo autentico ma anche casa, per tutti quelli che vogliono condividere esperienze ed itinerari di viaggio su Bali.

Pubblico con grande gioia l’itinerario che ha seguito Elisa di Mordiefuggiblog.

Se anche tu vuoi scrivere del tuo viaggio a Bali o condividere un’esperienza che ti ha particolarmente colpito contattami! Renderemo il blog ancora più ricco ed utile per tutti coloro che desiderano vivere Bali con gli occhi di chi ci è già stato.

Itinerario Bali + Flores di 18 giorni di Elisa.

Prima di raccontare le meraviglie di Bali – che non a caso signifca “Isola degli Dei” – devo fare un enorme ringraziamento a Daniela per due motivi: il primo è sicuramente ospitarmi su Bali Bagus, la sua casa, il secondo invece è perché grazie al suo blog ho trovato tantissimi spunti interessanti per costruire il mio personalissimo itinerario balinese.

Il viaggio di cui vi racconterò a breve è costruito su un periodo di 18 giorni, di cui 5 in realtà li ho passati sulla vicina isola di Flores; nonostante il poco tempo a disposizione ho cercato di visitare le città principali e quelle che permettono un migliore collegamento con i maggiori punti di interesse, per cui abbiamo toccato la zona centrale dell’isola con Ubud e i suoi dintorni, la zona sud-ovest con Seminyak, la penisola del Bukit soggiornando a Uluwatu e infine nuovamente Ubud, per un paio di tappe nella zona a est di Bali.

Pronti? Via!

 

Ubud

Come si può iniziare ad esplorare un’isola se non partendo dal suo cuore, dal suo lato più intimo e spirituale? Esatto, non si può! Per questo consiglio anche a voi di fare lo stesso e iniziare il vostro Viaggio da Ubud.

Continuo a definire questa città come un piccolo miracolo di spensieratezza e non è difficile comprenderne il motivo; la sua vegetazione, i suoi abitanti e i suoi panorami parlano da soli.

È possibile pensare a Ubud sia come meta piena di luoghi da visitare, sia come punto di partenza per diversi tour, ecco quindi cosa vi consiglio di vedere a Ubud e nei suoi dintorni.

Monkey Forest

Se andate a Ubud e non entrate nella Monkey Forest, cosa ci siete andati a fare esattamente?:P

Datemi retta, non potete perdervela. È esattamente al centro di Ubud ed è una grandissima foresta che oltre ad ospitare 3 templi, è la dimora di circa 1000 macachi grigi che secondo la tradizione ne sono i protettori.

Mi raccomando, tenete le mani ben salde su cappelli, cellulari e qualsiasi cosa sia commestibile o facilmente rubabile… queste scimmiette, infatti, per quanto adorabili hanno le zampette molto rapide e in pochi secondi vi potrebbero letteralmente derubare!

Ubud Market

Si trova nel centro della città a pochi metri dal Palazzo Reale e se siete alla ricerca di qualcosa… non potete non trovarlo qui! È una tappa irrinunciabile dove potrete mischiarvi in mezzo ai locali e avere l’occasione di comprare e trovare di tutto, dagli strani frutti indonesiani agli oggetti di artigianato locale. Un consiglio spassionato è quello di visitarlo di mattina, quando potrete approfittare di quelli che loro chiamano i morning price, ovvero i prezzi migliori della giornata.

Ubud Palace

È uno dei luoghi più rappresentativi della città, costruito nei primi anni del 1800 e centro delle attività culturali di Ubud. Tra le mura di questo palazzo vengono infatti ospitati diversi eventi culturali, come la tipica danza Kecak. Purtroppo quando ci sono stata io era sottoposto ad interventi di manutenzione presumibilmente, quindi non sono riuscita a vederlo in tutta la sua bellezza, vi auguro di essere più fortunati di me!

Risaie Tegallalang

Sono le risaie a terrazza di Ubud, si trovano a circa 5km dal centro e sono a parer mio uno di quei luoghi da non tralasciare se si visita la città, un locus amoenus che per un attimo è in grado di far dimenticare i clacson, le auto e il caos. Se poi volete fare anche voi l’esperienza da instagramers, ci sono diverse altalene che per 100k rupie vi faranno volteggiare come libellule nelle verdi risaie. Potevo forse rinunciare a questa occasione?

Cascata Tegenungan

Appena fuori da Ubud e immersa nella vegetazione si trova questa imponente cascata dove potrete addirittura fare il bagno, ma sappiatelo: per raggiungerla dovrete affrontare una lunga e ripida scalinata! :P

Tirta Empul

A 10km da Ubud si trova invece Tirta Empul, il piccolo complesso di templi e vasche in cui scorre l’acqua provenienti dalle sorgenti sacre, dove è possibile immergersi per un rituale di purificazione del corpo e dell’anima. La sacralità del luogo impone a tutti di indossare un sarong per entrare, non preoccupatevi se non ne possedete uno, perché vi verrà dato in prestito all’ingresso.

Piantagione Sirta

Questa tappa in realtà non era prevista nel nostro tour, ma quando il driver ce l’ha proposta potevamo mica rifiutare!? E menomale, perché quella della piantagione Sirta è stata un’esperienza davvero particolare. La visita alla piantagione dura circa un’oretta e si compone di due parti: la prima in cui ci si aggira a piedi nella piantagione ascoltando le spiegazioni riguardo la lavorazione di caffè e cioccolato, dalla bacca alla tazzina, mentre la seconda è la vera e propria degustazione dei prodotti creati nella piantagione con vista giungla. Il panorama era davvero alla Jurassic Park, nel senso che da lì a un momento ti aspetti seriamente di vedere le fronde muoversi perché c’è evidentemente un T-rex in zona. Qui producono anche il Kopi Luwak, il caffè più costoso del mondo, risultato della digestione dello zibetto (fatto con la cacca, per intenderci), un simpatico animale appartenente alla famiglia dei gatti. Personalmente non me la sono sentita di assaggiarlo, non tanto per il processo di produzione, quanto per lo sfruttamento degli animali dietro a questo business; l’animalista che c’è in me, me l’ha vietato.

Taman Ayun

Questo è un tempio costruito dalla famiglia reale Mengwi e la zona in cui si trova si chiama proprio Mengwi Village. È un piccolo tempio gioiello circondato da giardini e vasche dove galleggiano fiori di loto. La serie di meru (gli altari dai tetti multipli) che lo compongono sono un chiarissimo esempio di architettura tradizionale balinese.

A mio parere questi sono i must, gli imperdibili di Ubud, ma vi assicuro che vagare senza destinazione per le viuzze del centro, costellate da negozietti, botteghe e warung è forse ancora più bello, è come se dopo ogni passo la mente si arricchisse di qualcosa in più e allo stesso tempo sia assetata di qualcosa di più. Possiamo chiamarlo “effetto Ubud”?

…ma non perdiamoci troppo! Benchè Bali non sia grandissima è davvero piena di cose da vedere! Per questo, il nostro itinerario prosegue verso Seminyak e successivamente nella penisola del Bukit, a sud, facendo base a Uluwatu.

Quindi, ecco di seguito quello che ho incluso nel mio itinerario “a zonzo per l’isola”, senza badare a nient’altro se non alla voglia di vedere questi luoghi che mi avevano tanto affascinato ancor prima di partire, quando potevo vederli solamente su internet e su Bali Bagus.

 

NB: a malincuore è evidente che ne manchino alcuni, purtroppo in soli 13 giorni non mi è stato possibile fare di meglio! …Sarà forse un buon motivo per tornare a Bali?!

Tanah Lot

È un piccolo tempio nella zona ovest dell’isola e gode di una delle posizioni più suggestive di tutte, si trova infatti arroccato su un piccolo promontorio raggiungibile solamente con la bassa marea. La zona è circondata da numerose grotte abitate da diversi tipi di serpenti considerati sacri in quanto protettori del tempio.

Prima che lo chiediate: si, è davvero molto molto frequentato per ovvie ragioni, ma mica si può saltare!

Jatiluwih

Dall’unione delle parole JATI (=davvero) LUWIH (=bello/speciale) nasce il nome di questo splendido luogo annoverato da qualche anno tra i siti Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Risaie a terrazza che si perdono a vista d’occhio, distese verdi che si allungano fino all’orizzonte… una passeggiata qui è la vera espressione di infinito.

Tempio di Uluwatu

È uno dei templi più affascinanti di Bali, non quanto per la bellezza in sé, bensì per la posizione affascinante che occupa, si trova infatti su un promontorio a picco sul mare ad un’altezza di circa 80 metri. Lo potete visitare nella omonima città Uluwatu, nella penisola del Bukit. Proprio il fatto di essere a picco sul mare verso occidente, regala uno dei tramonti più belli dell’isola.

Ulun Danu Bratan

Grande complesso nel cuore di Bali, il tempio sorge sulle rive del Lago Bratan dal quale prende il nome. Le acque del lago sono fondamentali per l’irrigazione di tutta la zona circostante e del sud di Bali, motivo per cui il tempio è dedicato a Dewi Danu, la dea dell’acqua.

  • Tirta Gangga

Questo luogo non è un vero e proprio tempio, ma un ex palazzo reale nella zona est dell’isola. È un luogo estremamente magico e rilassante…o meglio, lo sarebbe senza le incessanti orde di turisti, ma tant’è. Il suo fascino principale sono le grandissime vasche abitate dalle enormi carpe koi; il tutto costituisce un vero locus amoenus con fontane, statue, fiori di loto e vegetazione.

Lempuyang

È il più antico dei templi balinesi e negli ultimi anni è diventato noto con il nome di “Porta del Paradiso”, io dico che sia per la sensazione di infinito che si ha guardandone la soglia, voi che dite?

Vi prometto che al prossimo giro sperimenterò tutto quello che ho dovuto annotare sulla lista delle “Cose rimandate”, e se siete già stati a Bali, sapete cosa intendo!

 

Ad ogni modo, ci tengo a raccontarvi invece quali sono tre vere e proprie esperienze che secondo me sono da vivere una volta che ci si trova a Bali… quali sono?

 

  1. Surf

Bali è il paradiso dei surfisti, le sue onde forti e alte ne attirano un gran numero da tutto il mondo… e vi assicuro che anche se non siete dei professionisti, il loro richiamo vi attirerà a gran voce! Ogni spiaggia di Bali che visiterete avrà la sua quantità di colorate tavole da surf pronte a cavalcare le onde e un simpatico balinese pronto a darvi lezioni, se ne avrete voglia.

Prima di Seminyak (io ho preso lezioni al Ku De Ta) avevo provato a surfare solo una volta, in Italia tra l’altro, ma vi assicuro che questa esperienza non ha nulla a che vedere con qualsiasi altra! Le onde hanno una potenza che non ci si aspetta, e proprio questa potenza che tanto spaventa, è la stessa che ti dà la forza di mantenere l’equilibrio e stare in piedi. È un’emozione indescrivibile, ci si sente invincibili!

 

  1. Warung

Si, io mi sento di metterli tra le esperienze must da fare a Bali, perché non si può dire di aver mangiato locale se non ci si è mai fermati in un warung. Questi sono dei piccoli “ristoranti”, spesso a conduzione familiare, dove viene servito cibo locale a pochi euro… e in quantità generosissime!

Mi dilungo di qualche riga sull’aspetto cibo che a noi italiani è così caro, ebbene, nonostante tutti i “A Bali come farai? E il cibo?” …a Bali si mangia benissimo. Si, qualche frittino e spezia di troppo in alcuni casi, ma se considerate che spesso le pietanze principali hanno alla base riso, pollo, manzo e pesce, non è tragica come tanti pensano.

  1. Spa & Yoga

È forse possibile visitare quest’isola e non provare nemmeno una volta le brezza del VERO massaggio tradizionale balinese? Magari con vista foresta e il profumo di fiori che vi inebria? Io dico di no. Se poi ci aggiungiamo che il prezzo medio (chiaramente ce ne sono anche da molto di più o di meno) è una cifra irrisoria di circa 10€, non servono altre spiegazioni.

 

Ci ho provato, giuro! Ci ho provato a inserire tutto il necessario per ispirarvi ad andare a Bali e magari darvi qualche dritta sull’itinerario, spero di esserci riuscita.

La verità è che probabilmente non è possibile spiegare a parole quello che quest’isola fa alla tua mente… è che sembra che Bali sia sempre in grado di soddisfare i tuoi desideri.

Ti piace il mare? Bali ti regala chilometriche spiagge turchesi o verdi smeraldo.

Ti piace il trekking? Bali è in grado di offrirti percorsi che portano a panorami mozzafiato.

Ti piace la natura? Il verde brillante in cui è immersa Bali è immenso, senza considerare la fauna che lo abita.

Bali sa sempre di cosa hai bisogno.

 

…e siccome le parole per essere realmente credibili devono essere accompagnate da qualcosa di più convincente, ecco i video!

2 commenti
    • Dani dice:

      Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza di viaggio con me e con tutti quelli che vogliono organizzare un viaggio a Bali

      Rispondi

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